6,99 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
  • Format: PDF

Cadevano a mille, fi le su fi le / ringhiando simili a bestie feroci. Ma schiere copiose, dense e infi nite / si riversavano verso di noi… … E cadevano imperdibili amici. / E ci chiamavano un’ultima volta… Autunno 1915, alture intorno al grande lago Van nell’Anatolia orientale. Un corpo di volontari armeni si fa incontro alle colonne curde scagliate dagli ottomani alla caccia delle popolazioni armene, nel tentativo disperato di arrestarne l’avanzata. Tra di essi il giovanissimo Çharents, colmo di entusiasmo e di ideali destinati ad infrangersi sul campo di battaglia. Da quella tragica…mehr

Produktbeschreibung
Cadevano a mille, fi le su fi le / ringhiando simili a bestie feroci. Ma schiere copiose, dense e infi nite / si riversavano verso di noi… … E cadevano imperdibili amici. / E ci chiamavano un’ultima volta… Autunno 1915, alture intorno al grande lago Van nell’Anatolia orientale. Un corpo di volontari armeni si fa incontro alle colonne curde scagliate dagli ottomani alla caccia delle popolazioni armene, nel tentativo disperato di arrestarne l’avanzata. Tra di essi il giovanissimo Çharents, colmo di entusiasmo e di ideali destinati ad infrangersi sul campo di battaglia. Da quella tragica esperienza scaturisce l’anno seguente la Leggenda Dantesca, un poema epico e desolato che esplicitamente nel titolo allude all’Inferno di Dante. Una testimonianza diretta e crudissima delle devastazioni e degli eccidi di cento anni fa che portarono all’Olocausto Armeno, la prima campagna di sterminio su larga scala del ’900. Quello che gli Armeni di oggi chiamano Metz Yeghern (ՄեծԵղեռն, il Grande Male). Prefazione e traduzione italiana di Alfonso Pompella con Anush Torunyan. Introduzione di Stefano Garzonio.