L’Armenia è un paese per la maggior parte montagnoso. Le fiabe, di solito, sono il prodotto delle montagne, dell’inverno. Le notti lunghe, la neve perenne, la famiglia intorno al camino acceso, le presumono, quasi costringono i grandi a raccontarle, a inventarle a volte, nel caso avessero esaurito il loro repertorio per i ragazzi. Un gruppo a sé di racconti qui presentati è costituito da quelli provenienti dalla regione del Musa Ler (Musa Dagh – il monte di Mosè), giunti sino a noi dalla viva voce degli armeni sopravvissuti al drammatico Genocidio del 1915, che fortunatamente ci hanno così tramandato una tradizione ancora vitale. Le nonne sopravvissute al Genocidio, tentavano di tranquillizzare i loro nipotini soltanto con la melodia della propria voce, che li distogliesse per qualche momento dalla realtà mentre seguivano le trame fantastiche dei racconti, alcuni dei quali sono gli stessi che compongono il nostro volume.