L’autore, oramai cinquantenne, sente il bisogno di raccontare la sua storia. Fa muovere i suoi personaggi all’interno di una civiltà contadina.Firmamento, il protagonista, colui che riesce ad esaltare il pensiero stesso dell’autore, incalza una storia psicanalitica, voltando lo sguardo nel passato remoto. Esordisce il racconto confidando tutta la sua esistenza umana ad un pioniere del disagio mentale. Incontra Carl Gustav Jung. Come se lo facesse risvegliare da morto. In quel fascio luminoso dell’aldilà, Firmamento apre la mente e il cuore...Riemergono allora l’amicizia con Mattia, la decisione di partire per andare alla ricerca della felicità... l’incontro con Felicità, l’unico grande amore di sempre. E ancora, la venuta al mondo del suo primogenito, la depressione, l’infausta diagnosi di un disturbo bipolare. La scrittura si fa allora espressione del disagio mentale, inoltrando il lettore nella sofferenza di un uomo e svelando, pian piano, l’enigma dell’anima, ovvero i più reconditi misteri della vita.