La caratteristica che distingue o che dovrebbe distinguere un buon ricercatore è l’intuito, quella sottile sensazione che si prova leggendo un articolo, un documento, una notizia, quel sottile brivido lungo la schiena che ci fa capire di esserci imbattuti in qualcosa che va ben oltre ciò che è stato riportato. Si tratta di una sensazione che tutti possono avere, che non tutti riconoscono e che molti spesso, volutamente, ignorano; lo stesso brivido che mi sorprese molti anni fa scorrendo le prime informazioni reperite sul mistero di Rennes Le Chateau; spiegazioni troppo semplici, troppe domande lasciate in sospeso quando le risposte andavano ben oltre le intenzioni degli stessi autori, troppa volontà di mettere a tacere il mistero con sbrigative supposizioni che proprio per la loro insistenza apparivano sospette. Cosa accadde esattamente in questo piccolo e, per molti anni, sconosciuto paesino della Francia?