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Un raro disegno di Leonardo da Vinci, eseguito all’età di circa vent’anni, nel 1473, datato e firmato dallo stesso Leonardo, rappresenta un vasto territorio palustre che si perde all’orizzonte. E’ un disegno che dimostra e costituisce un virtuosismo topografico? Forse non è così perché la rappresentazione non è precisa e descrittiva come altri studi dell’artista, sul territorio, che ipotizzano la deviazione dell’Arno attraverso la Valle del torrente Nievole.Il disegno del 1473 rappresenta forse un territorio fantastico? Questo si può intuire dall’immagine presente sul retro del foglio: un…mehr

Produktbeschreibung
Un raro disegno di Leonardo da Vinci, eseguito all’età di circa vent’anni, nel 1473, datato e firmato dallo stesso Leonardo, rappresenta un vasto territorio palustre che si perde all’orizzonte. E’ un disegno che dimostra e costituisce un virtuosismo topografico? Forse non è così perché la rappresentazione non è precisa e descrittiva come altri studi dell’artista, sul territorio, che ipotizzano la deviazione dell’Arno attraverso la Valle del torrente Nievole.Il disegno del 1473 rappresenta forse un territorio fantastico? Questo si può intuire dall’immagine presente sul retro del foglio: un gigante che corre nello spazio come se si fosse liberato dai vincoli della materia? Sul disegno principale Leonardo scrive: Io Morando d’Antonio sono contento.Una serie di coincidenze per far intendere che in quel territorio Leonardo ha intravisto una sorta di evento magico che induce un particolare stato d’animo?Sembra proprio che nel disegno di quel territorio siano nascoste strane immagini che hanno un significato preciso: forse Leonardo descrive un territorio, come ce ne sono tanti, definiti ombelichi del mondo, dove questo, il mondo materico, entra in contatto con realtà ignote e superiori.L’indagine sul disegno, che si presume rappresenti il territorio della Valdinievole, cerca di svelare queste strane immagini e il loro significato. Se questa congettura troverà fondamento, si aprirà un nuovo scenario per comprendere meglio Leonardo e quel territorio bagnato da acque fluenti, come l’autore, in quel dì 5 agosto 1473, dedicato alla Madonna della Neve, ha rappresentato.