Sono stato eretico predicatore alpinista scienziato geologo geografo storico/ Ho combattuto guerre… mi hanno ucciso/ Mi hanno messo su una croce/ Ho discusso di resurrezione/ Ho avuto delle visioni e ho cercato di interpretarle/ Ma prima di esse sono stato sciamano/ E ancor prima… miriade diverse di forme viventi/ Ho pregato come un buddista sotto un albero/ Ho pianto come un druido all’ombra di esso/ Poi ne ho studiato forma consistenza ed utilità/ Dalla bellezza dei rami e delle foglie ho compreso e studiato la loro funzione/ Ho iniziato a respirare l’aria che mi ero guadagnato e grazie ad essa restituito in quieta specie di parlare/ Sono divenuto acqua e ho scavato letti che ora percorro in cerca della memoria/ Ho visto grotte ne conservo ricordi e disegni che vi ho tracciato/ Sono stato cacciatore…, un tempo…/ Mentre adesso istintivamente guardo al suolo in cerca di qualcosa, Vela mi insegna e fiuta il passato divenuto presente/ Mi hanno braccato… avverto l’odore della paura/ Mi hanno ucciso/ Piango me stesso sulle poche ceneri di un fuoco acceso di fretta/ Mi hanno imprigionato… ancora vedo il maestoso castello in cui una volta ero signore/ La congiura di nuovo padrona/ Ho fatto miracoli/ Poi ho studiato i segreti della vita/ Più miracolosa ancora/ Ho incontrato gente diversa ma con caratteristiche comuni/ Ho parlato loro di filosofia e quando questa non bastava sono salito nello spazio profondo per spiegare la vita ancora prima della vita/ Ho perso forma peso e gravità/ Mi sono dissolto in un gas scomposto/ Mentre la forza del calore divampava/ Perché urlavo contro il Tempo… questo maleficio questo diavolo che mi ha legato in questo luogo/ Sono andato oltre la sua dimensione e qualche delatore mi ha denunciato… mentre pregavo la verità… una verità senza Tempo/ Poi sono scomparso nel nulla di un punto e forma contratta alla materia/ Mentre gridavo all’orrore/ Sono morto tante volte… e poi rinato nella gioia di una natura che non mi disconosce/ Ma è vero… con l’orrore negli occhi nella voce nel pensiero…
L’AUTORE
L’autore, dopo la presente opera, è naufrago con il suo amico, in terre dove la Storia rende chiari i contorni del paesaggio. Discepolo del suo maestro, di lui quanto dell’inseparabile suo amico si hanno poche e frammentate notizie. I pochi che li hanno avvistati non hanno mai visto oltre la costa dei loro immensi per quanto sperduti possedimenti (Qualcuno parla di ricchezza, altri sussurrano di Spirito).
L’AUTORE
L’autore, dopo la presente opera, è naufrago con il suo amico, in terre dove la Storia rende chiari i contorni del paesaggio. Discepolo del suo maestro, di lui quanto dell’inseparabile suo amico si hanno poche e frammentate notizie. I pochi che li hanno avvistati non hanno mai visto oltre la costa dei loro immensi per quanto sperduti possedimenti (Qualcuno parla di ricchezza, altri sussurrano di Spirito).