Fantascienza - saggio (255 pagine) - Tesi di laurea in storia della cultura americana. Relatore Franco La Polla.
La scelta dell'angolo scelto dall'autore per il suo lavoro su Philip Jose Farmer nasce dalle letture di testi di Freud e di Jung, ma anche di altri studiosi di antropologia e antichi miti come James Frazer e Joseph Campbell, e dalla consapevolezza che la fantascienza si era in qualche modo fatta custode di tutto quel patrimonio culturale legato agli antichi miti e simboli. Farmer, nei suoi libri, non solo non faceva eccezione, ma si ispirava ad essi riproponendoli e rimaneggiandoli continuamente. I suoi primi lavori, poi, erano fortemente debitori nei confronti degli studi in campo psicanalitico della prima metà del secolo scorso. Il lavoro di ricerca che ne risultò fu un lavoro piuttosto appassionante, che permise di scrivere la tesi di laurea e approfondire, attraverso uno studio serio la conoscenza di un autore tra i più popolari del genere.
Michele Comani è nato verso al fine degli anni '60, in un piccolo paese dell'appennino emiliano. Finite le scuole medie si trasferisce prima a Modena, per diplomarsi al liceo linguistico, e poi a Bologna dove, nel 2000, si laurea presso la facoltà di Lettere e Filosofia. Appassionato fin da bambini allo studio delle lingue straniere da un lato e alle serie di fantascienza dall'altro, durante l'adolescenza comincia a leggere romanzi e racconti appassionandomi al genere letterario. All'università di Bologna si iscrive ai corsi del professor Franco La Polla, da poco arrivato ad insegnare storia della cultura nordamericana presso quell'ateneo, e capisce di avere trovato colui che avrebbe potuto fare da relatore per una tesi dedicata a uno dei suoi autori preferiti: Philip J. Farmer.
Attualmente si sta dedicando a un progetto musicale chiamato West of October nel tentativo, ispirandosi a testi, leggende, simboli e mitologie antichi, di creare concept album, pubblicati attualmente sulle piattaforme musicali più famose presenti in rete.
La scelta dell'angolo scelto dall'autore per il suo lavoro su Philip Jose Farmer nasce dalle letture di testi di Freud e di Jung, ma anche di altri studiosi di antropologia e antichi miti come James Frazer e Joseph Campbell, e dalla consapevolezza che la fantascienza si era in qualche modo fatta custode di tutto quel patrimonio culturale legato agli antichi miti e simboli. Farmer, nei suoi libri, non solo non faceva eccezione, ma si ispirava ad essi riproponendoli e rimaneggiandoli continuamente. I suoi primi lavori, poi, erano fortemente debitori nei confronti degli studi in campo psicanalitico della prima metà del secolo scorso. Il lavoro di ricerca che ne risultò fu un lavoro piuttosto appassionante, che permise di scrivere la tesi di laurea e approfondire, attraverso uno studio serio la conoscenza di un autore tra i più popolari del genere.
Michele Comani è nato verso al fine degli anni '60, in un piccolo paese dell'appennino emiliano. Finite le scuole medie si trasferisce prima a Modena, per diplomarsi al liceo linguistico, e poi a Bologna dove, nel 2000, si laurea presso la facoltà di Lettere e Filosofia. Appassionato fin da bambini allo studio delle lingue straniere da un lato e alle serie di fantascienza dall'altro, durante l'adolescenza comincia a leggere romanzi e racconti appassionandomi al genere letterario. All'università di Bologna si iscrive ai corsi del professor Franco La Polla, da poco arrivato ad insegnare storia della cultura nordamericana presso quell'ateneo, e capisce di avere trovato colui che avrebbe potuto fare da relatore per una tesi dedicata a uno dei suoi autori preferiti: Philip J. Farmer.
Attualmente si sta dedicando a un progetto musicale chiamato West of October nel tentativo, ispirandosi a testi, leggende, simboli e mitologie antichi, di creare concept album, pubblicati attualmente sulle piattaforme musicali più famose presenti in rete.