L'Erta che sorride comporta lo scandaglio dell'anima di una donna immaginaria. La protagonista ci presenta il suo vissuto difficile, ricorrendo alla metafora della salita. Ma pur esperendo esperienze di dolore e difficoltà, campeggia in chiosa, felice, il lieto fine. La sua concreta catarsi consente alla giovane l'approdo alla meta più bella ovvero l'ingresso nell'Eden terrestre e celeste insieme. Il salto della fede è, infatti, la soluzione prospettata. Quarantuno liriche intense ci offrono altrettanti pensieri di riscatto, salvezza e pace. Verso un'idea di Armonia e di Equilibrio. L'autrice, alla ricerca di affidabilità e giustizia, trova una prima soluzione al dolore, impostando tutte le relazioni umane, corte o lunghe, sulla base della solidarietà, rispetto, reciprocità. Perché davvero giochiamo la nostra umanità sul piano dei rapporti sociali.