Un poema di misura classica con tutti gli ingredienti di una modernità turbata, affannata, in corsa verso mete di difficile ancoraggio. Un odisseico travaglio tra mari e coste, tra isole e orizzonti, tra civiltà e personaggi, che ne determinano sostanza e dilemmi.
L’eterno viaggiatore: un titolo appetitoso, invogliante; un titolo polivalente, plurimo se riferito alla vicenda umana; al tema del viaggio, del nostos, nostoi, che coinvolge tutti noi in quanto umani, esseri che su questo scrimolo dell’universo siamo ridotti a vivere, con l’animo intriso di dubbi e incertezze, una storia che ci unisce e ci compatta o perlomeno ci dovrebbe unire per vincere ostacoli che la navigazione ci presenta in un mare purtroppo disseminato di scogli e di trabucchi.
Nazario Pardini
L’eterno viaggiatore: un titolo appetitoso, invogliante; un titolo polivalente, plurimo se riferito alla vicenda umana; al tema del viaggio, del nostos, nostoi, che coinvolge tutti noi in quanto umani, esseri che su questo scrimolo dell’universo siamo ridotti a vivere, con l’animo intriso di dubbi e incertezze, una storia che ci unisce e ci compatta o perlomeno ci dovrebbe unire per vincere ostacoli che la navigazione ci presenta in un mare purtroppo disseminato di scogli e di trabucchi.
Nazario Pardini