Poco più di 150 pezzi epistolari, provenienti dagli archivi novecenteschi di Firenze e di Roma, pubblicati per la prima volta grazie all’attenta trascrizione di Alberto Baldi, consentono non solo di ricostruire la storia di un’amicizia nata intorno alle pagine dei giornali e consolidatasi nel tempo fino a coinvolgere le compagne dei due interlocutori (Gianna Manzini, Lina Baraldi e Luisa Babini), ma di seguire la presenza di Giuseppe Dessí su uno dei quotidiani più letti nella capitale. La corrispondenza editoriale (precocemente avviata da un Falqui animatore di cultura) si trasforma ben presto – tramite picchi di frequenza: dal ’48 al ’58 – nella consulenza di un lettore solidale a cui va il merito di avere fatto proseguire, nonostante i dissensi politici per la linea conservatrice del «Tempo», una collaborazione che avrebbe nutrito alcune delle più significative raccolte di racconti dello scrittore. Chiudono il libro trentotto testi narrativi di Dessí dispersi sulla «terza pagina», mai prima d’ora recuperati in volume.
Giuseppe Dessí (1909-1977) è tra i più significativi e appartati scrittori del Novecento italiano. Nato in Sardegna, ha saputo conciliare una raffi nata cultura europea con un profondo legame con la terra di origine, che, dal giovanile San Silvano fino a Paese d’ombre e a La scelta, ritorna spesso, per suggestione di paesaggi montani, miti e leggende, nella sua narrativa.
Enrico Falqui (1901-1974) è stato una figura di grande rilievo nel panorama culturale del XX secolo. Collaboratore e redattore di quotidiani e riviste, ha svolto anche un’importante funzione come saggista, antologista e consulente editoriale.
Alberto Baldi si è laureato in Letteratura Italiana moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Firenze e fa parte di un gruppo di ricerca diretto da Anna Dolfi che si occupa di edizione, ordinamento e catalogazione di testi contemporanei.
Giuseppe Dessí (1909-1977) è tra i più significativi e appartati scrittori del Novecento italiano. Nato in Sardegna, ha saputo conciliare una raffi nata cultura europea con un profondo legame con la terra di origine, che, dal giovanile San Silvano fino a Paese d’ombre e a La scelta, ritorna spesso, per suggestione di paesaggi montani, miti e leggende, nella sua narrativa.
Enrico Falqui (1901-1974) è stato una figura di grande rilievo nel panorama culturale del XX secolo. Collaboratore e redattore di quotidiani e riviste, ha svolto anche un’importante funzione come saggista, antologista e consulente editoriale.
Alberto Baldi si è laureato in Letteratura Italiana moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Firenze e fa parte di un gruppo di ricerca diretto da Anna Dolfi che si occupa di edizione, ordinamento e catalogazione di testi contemporanei.