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Tra il dicembre ’43 e il novembre ’53 si intreccia tra Scotellaro e Pedio una fitta rete di rapporti la cui testimonianza è affidata a un carteggio che travalica le vicende dei due intellettuali per tracciare un consistente profilo della società lucana di quegli anni. Al centro del rapporto epistolare la lenta formazione politica di Scotellaro, dall’incerta adesione ai progetti anarcoidi di Pedio alla sempre più convinta condivisione dei programmi del Partito Socialista, alla sua candidatura ed elezione a sindaco di Tricarico e alle lotte politiche del ’49-’59. Ma il filo rosso di questo…mehr

Produktbeschreibung
Tra il dicembre ’43 e il novembre ’53 si intreccia tra Scotellaro e Pedio una fitta rete di rapporti la cui testimonianza è affidata a un carteggio che travalica le vicende dei due intellettuali per tracciare un consistente profilo della società lucana di quegli anni. Al centro del rapporto epistolare la lenta formazione politica di Scotellaro, dall’incerta adesione ai progetti anarcoidi di Pedio alla sempre più convinta condivisione dei programmi del Partito Socialista, alla sua candidatura ed elezione a sindaco di Tricarico e alle lotte politiche del ’49-’59.
Ma il filo rosso di questo carteggio, nonostante l’apparente predominio della formazione di una coscienza politica, è la testimonianza di impegno costante da parte di un uomo che fa del diritto di tutti ad essere uomini la propria ragione di vita.
r.n.

Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 - Portici, Napoli 1953), poeta e narratore, nel quadro di rinnovamento del secondo dopoguerra, con il suo impegno culturale ha dato voce alle istanze della sua terra, la Basilicata; ha partecipato attivamente alla vita politica del dopoguerra, ricoprendo la carica di sindaco a Tricarico e prendendo parte alle lotte dei contadini meridionali. Tra le sue opere, pubblicate postume, la raccolta di poesie È fatto giorno (1954) e un abbozzo di romanzo L’uva puttanella (1955).