Dodici lettere rivolte a una sequoia, con l’intimità di chi è in ascolto del “respiro tra le cortecce”.
Tiziano Fratus porge a questi giganti verdi le domande fondamentali sulla nostra esistenza, consapevole che, dalla loro altezza, con la loro sapienza secolare, sono molto più vicini al mistero della vita. Questi “dinosauri arborei”, incontrati sia nelle foreste della California che in Italia, non smettono di muovere il pensiero e la scrittura di un autore che ha riconosciuto negli alberi le proprie guide, no a farsi “Uomo radice”.
Tiziano Fratus porge a questi giganti verdi le domande fondamentali sulla nostra esistenza, consapevole che, dalla loro altezza, con la loro sapienza secolare, sono molto più vicini al mistero della vita. Questi “dinosauri arborei”, incontrati sia nelle foreste della California che in Italia, non smettono di muovere il pensiero e la scrittura di un autore che ha riconosciuto negli alberi le proprie guide, no a farsi “Uomo radice”.