Il blocco continentale eurasiatico, dal peso preponderante sul piano geografico e demografico, rappresenta il "Cuore della Terra". Visto anche che le due superpotenze economiche più dinamiche dell’età della globalizzazione, ossia la Repubblica Popolare di Cina e l’Unione Indiana, ne fanno parte, l’Eurasia è anche ridiventata il "Motore della Terra". Evento, quest’ultimo, che ha suscitato e susciterà alla lunga apprensione presso i centri strategici occidentali della globalizzazione. Tanto più che il "Continente Eurasia" si svela essere anche il "Tesoro della Terra", con la scoperta di uno dei giacimenti d’idrocarburi più grandi del mondo.Non è un caso, perciò, che si sia scatenata un’accanita corsa al petrolio, per potersi accaparrare il controllo e la gestione del “sangue del diavolo”, il vero elisir che permette al "way of life" e al dominio occidentale di esistere. "Way of life" e riscatto storico, però, sono obiettivi perseguiti anche dai popoli e dalle nazioni eurasiatiche.Il "Grande Gioco" geostrategico e geoeconomico, avviato dagli USA al termine della "Guerra Fredda", ha visto un ventennio di conflitti diretti o indiretti, di rivoluzioni o di pseudo-rivoluzioni, con l’impiego aperto o occulto di eserciti, servizi segreti, multinazionali e terroristi veri o inventati. Una partita che oggi vede il declino della potenza che l’ha avviata e l’ascesa di quelle che dovevano esserne le vittime.