Poiché gli uomini da Dio ribellatisi ne meritarono la vendetta, che sulla terra gli sparse atterriti e maravigliati, il loro culto rivolsero alla Natura; e quindi l’universo che annunziar dovea la maestà del suo Autore, tempio d’idoli divenne, e gli Dei furono figli dell’uomo. Ma era sublime il primo errore dei mortali, e manifestava la dignità della origine loro. E consegnato infatti agli annali di tutte le genti che agli astri, e specialmente al sole ed alla luna, fu tributato il primo omaggio dell’uman genere disperso. E certo, se fra le cose create degna avvene alcuna di ammirazione, egli è il ministro maggiore della Natura, il padre degli anni e della luce, per cui l’universo ride e si rinnova, il vincitor delle tenebre, la vera sede di Dio, che, al dir del Profeta, vi pose il suo padiglione.