Si parla di libertà quando manca, come per le donne in Iran o per chi non è d’accordo
col regime russo e viene incarcerato, condannato, a volte ucciso. Si parla di libertà a
volte considerandola un diritto acquisito, valido una volta per tutte, magari a scapito
di coloro che non conoscono la libertà. Si parla di libertà in migliaia di discorsi
retorici, roboanti, ingannevoli, che di questa meravigliosa parola hanno fatto strame,
distorcendone signicati ed eetti sulla vita quotidiana delle donne e degli uomini
che abitano la Terra.
Il Quaderno del Vocabolario dell’Arca dedicato alla parola libertà cerca di partire da
un punto di vista diverso, prendendo le mosse da un discorso di Albert Camus ai
reduci della guerra di Spagna: la libertà è un duro dovere e, come tale, va rispettata,
difesa, protetta, nutrita, accudita, ribadita nella pratica dei comportamenti
quotidiani e non solo nelle dichiarazioni di intenti.
Ridol utilizza materiali e riferimenti diversi (storia politica; cinema; letteratura;
musica; losoa; sociologia etc.), per proporre un possibile (e certamente non
denitivo, perché la libertà non è mai denitiva) percorso di riessione e di azione,
invitando all’impegno donne e uomini che hanno a cuore la libertà.
col regime russo e viene incarcerato, condannato, a volte ucciso. Si parla di libertà a
volte considerandola un diritto acquisito, valido una volta per tutte, magari a scapito
di coloro che non conoscono la libertà. Si parla di libertà in migliaia di discorsi
retorici, roboanti, ingannevoli, che di questa meravigliosa parola hanno fatto strame,
distorcendone signicati ed eetti sulla vita quotidiana delle donne e degli uomini
che abitano la Terra.
Il Quaderno del Vocabolario dell’Arca dedicato alla parola libertà cerca di partire da
un punto di vista diverso, prendendo le mosse da un discorso di Albert Camus ai
reduci della guerra di Spagna: la libertà è un duro dovere e, come tale, va rispettata,
difesa, protetta, nutrita, accudita, ribadita nella pratica dei comportamenti
quotidiani e non solo nelle dichiarazioni di intenti.
Ridol utilizza materiali e riferimenti diversi (storia politica; cinema; letteratura;
musica; losoa; sociologia etc.), per proporre un possibile (e certamente non
denitivo, perché la libertà non è mai denitiva) percorso di riessione e di azione,
invitando all’impegno donne e uomini che hanno a cuore la libertà.