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Il pensiero moderno appare, oggi, come il luogo delle teorie più varie. Lo sforzo che si intravvede sullo sfondo sembrerebbe volto a rimettere in piedi il senso comune, con la sua brava distinzione di pensiero ed essere; anche se il senso comune, inteso in questo modo, è contraddittorio e improponibile fin dai tempi di Hegel. Stupirà l'affermazione che idealista era anche san Tommaso. Molti se ne scandalizzeranno, ma la metafisica del grande santo testimonia che, per lui, laddove l'esperienza non ci sorregge più, l'identità di essere e pensiero rimane assodata. A patto, ovviamente, che il…mehr

Produktbeschreibung
Il pensiero moderno appare, oggi, come il luogo delle teorie più varie. Lo sforzo che si intravvede sullo sfondo sembrerebbe volto a rimettere in piedi il senso comune, con la sua brava distinzione di pensiero ed essere; anche se il senso comune, inteso in questo modo, è contraddittorio e improponibile fin dai tempi di Hegel. Stupirà l'affermazione che idealista era anche san Tommaso. Molti se ne scandalizzeranno, ma la metafisica del grande santo testimonia che, per lui, laddove l'esperienza non ci sorregge più, l'identità di essere e pensiero rimane assodata. A patto, ovviamente, che il pensiero, rimasto solo ad indagare l'essere, non si contraddica. Ed è questo il tema del presente scritto: l'essere non si contraddice e il pensiero sì. E, contraddicendosi, il pensiero non entra nell'essere, ma ne rimane ai margini. Quindi, il dilemma è questo: da un lato, la distinzione di pensiero ed essere è contraddittoria; ma, dall'altro, in presenza della contraddizione, non può essere posta nemmeno l'identità di pensiero ed essere nella forma idealista. Allora?