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Un capolavoro di satira sociale e ironia pungente, ambientato nell’Italia di fine Ottocento.Attraverso la figura dell’Illustrissimo, un personaggio vanitoso e ambizioso, Cantoni ci conduce in un viaggio nelle ipocrisie e nelle dinamiche di potere della borghesia dell’epoca.Con una prosa raffinata e uno sguardo acuto, l’autore svela i meccanismi che regolano le relazioni umane, in cui l’apparenza e l’ambizione prevalgono sull’autenticità e i valori morali.Con L’Illustrissimo, Cantoni non solo critica la superficialità delle convenzioni sociali, ma costruisce un ritratto universale delle…mehr

Produktbeschreibung
Un capolavoro di satira sociale e ironia pungente, ambientato nell’Italia di fine Ottocento.Attraverso la figura dell’Illustrissimo, un personaggio vanitoso e ambizioso, Cantoni ci conduce in un viaggio nelle ipocrisie e nelle dinamiche di potere della borghesia dell’epoca.Con una prosa raffinata e uno sguardo acuto, l’autore svela i meccanismi che regolano le relazioni umane, in cui l’apparenza e l’ambizione prevalgono sull’autenticità e i valori morali.Con L’Illustrissimo, Cantoni non solo critica la superficialità delle convenzioni sociali, ma costruisce un ritratto universale delle debolezze umane, rendendo l’opera ancora attuale e rilevante. Questo romanzo, dimenticato per troppo tempo, è stato rivalutato dalla critica per la sua modernità e per la sua capacità di combinare umorismo e riflessione profonda sulla natura del potere e dell’ambizione personale. Un’opera da riscoprire per chi ama l’ironia raffinata e le storie che raccontano, con leggerezza e profondità, la complessità della società.Questa edizione, riveduta e corretta, è corredata di alcune note esplicative e di approfondimento, a vantaggio del lettore, per una maggiore attualizzazione di questo bellissimo romanzo.
Autorenporträt
Alberto Cantoni (1841-1904) nasce a Pomponesco da un'affermata famiglia di origini ebraiche. Compiuti i suoi studi a Venezia, e dopo aver viaggiato a lungo per l'Europa, nel 1889 si stabilisce permanentemente a Pomponesco, curando i possedimenti di famiglia. Molto attento alle ultime tendenze culturali, intrattiene un lungo rapporto di collaborazione con la rivista fiorentina Il Marzocco e con Luigi Pirandello. Influenzato dalla Scapigliatura, scrive romanzi vividi, animati sempre da un umorismo al vetriolo, fra cui si possono citare "Un re umorista" (1891), "Pietro e Paola" (1897) e "Foglie al vento" (1875).