Il saggio conduce il lettore in maniera colloquiale ed informale, ma allo stesso tempo rigorosa, tra i meandri del rapporto "normale/pazzo". Da un lato il paziente, dall'altro l'infermiere; sullo sfondo il loro medesimo contesto sociale da cui entrambi vengono valutati. L'analisi della pazzia attraverso un'ottica sociale e multidisciplinare. Il saggio si presenta con una introduzione-saggio sulla pazzia di stampo antropologico, un'intervista ad infermiere specializzato con successivi commenti. Un danzare leggero tra discipline diverse per meglio gustare il forte sapore della pazzia nel paziente, ed il suo retrogusto agro-dolce nell'infermiere.