4672 endecasillabi a rima incatenata, in confezione di 34 ‘Canti’.Indicazioni.Lettura indicata per studenti liceali, specie se affetti da pruriti linguistici esterofili o smanie di neologismi; per studenti universitari (glottologia e filologia); per convalescenti, dimessi guariti dagli ospedali; per lettori curiosi. Per garbato omaggio a Dante ed alla lingua italiana.Precauzioni per l’uso.Il testo dev’essere letto consultando pazientemente le note a piè di pagina, quantomeno ad una prima lettura, in particolare per i vocaboli di ‘italiano delle origini’.Meccanismo d’azione.Opera di argomento tragicomico – finché non si varca la dimensione della metafora - si avvale di contenuti per sé anti-poetici (violenze, bassezze umane, escrementi, rancori, avidità, fanatismo), ponendosi la sfida di trarne poesia mediante procedimenti metrico-ritmici e fono-simbolici del verso. Che il proposito sia stato talora raggiunto, giudicheranno i lettori.Controindicazioni – effetti indesiderati.Nei lettori affetti da seriosità il testo può causare irritazione. La lettura è inoltre controindicata per i lettori inclini a sviscerare i ‘significati’ di un testo e poco interessati ai ‘significanti’.Avvertenze speciali.L’impiego di vocaboli di italiano delle origini (secoli XIII, XIV e XV) è progressivamente più intensivo con il procedere dei ‘Canti’: si consiglia una lettura a piccole dosi. L’opera non è autobiografica: non confondere mai il personaggio che parla ‘in prima persona’ (io-poetante) con l’autore.Tenere il testo fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.