La presente è l'edizione in russo de "L'inganno palestinese", già tradotto in inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, olandese, ebraico, ed arabo . Una questione che trova una quasi unanimità di valutazione storica, in favore del fronte palestinese, è indubbiamente quella relativa al conflitto palestinese-israeliano. Le rarissime pubblicazioni che recano un giudizio più attento al campo israeliano, o almeno neutrale, vengono soprattutto da autori di religione ebraica, o israeliani. Mancava un vademecum controcorrente, e per questo coraggioso, documentatissimo ma scorrevole, su un argomento molto complesso, scritto da chi non è parte in causa. Lascerà così basiti - tra le tante rivelazioni - scoprire ad esempio che in realtà il termine "palestinesi" - in antitesi ad israeliani o ebrei - è stato "inventato" solo negli anni 60 dall'OLP di Arafat; che gli "immigrati" ebrei non hanno "rubato", ma regolarmente comprato, ed a carissimo prezzo, dai proprietari arabi le terre in quelle zone; che Israele ha sempre condotto solo guerre difensive, dopo gli attacchi o le provocazioni arabe; che il problema dei profughi palestinesi è colpa esclusiva dei loro Leader che incitarono, quando non minacciarono, sin dal 1947, la loro popolazione a lasciare quei territori; che successivamente, in modo palesemente razzista, nessun Paese arabo ha voluto accoglierli; che è un falso la presunta "occupazione" dei territori "contesi" da parte di Israele che invece ha agito secondo le normative internazionali, peraltro ripetutamente ritirandosi spesso da essi in favore dei palestinesi e chiedendo, in cambio, solo la pace. L'autore denuncia come sia vista come una colpa di Israele quella di volersi solo difendere dal terrorismo palestinese, seguendo peraltro tutte le regolamentazioni sovranazionali in tema di risposta "proporzionata" e di barriere di difesa chiamate impropriamente "muro", non essendo tale per circa il 90% della sua lunghezza. Il saggio proverà infine le decine e decine di fake news diffamanti Israele sotto forma di foto, immagini, miti o mappe che ammorbano l'informazione e i social media; nondimeno farà emergere, con specifici riferimenti, la corruzione palestinese nonché l'influentissima lobby araba, sorta ancora prima dalla nascita di Israele, tale da influenzare persino l'Onu e molti presidenti USA (compresi Carter e Obama). Un volume unico e completo, quello di Tanio Romano, severamente vietato agli antisemiti e consigliato solo a chi vuole scoprire ciò che quasi nessuno ha avuto il coraggio di rivelare, anche per bieco conformismo, negli ultimi 75 anni