La teoria dell’“intelligenza dei colori” parte dal presupposto che sia errato ritenere misurabile quella qualità chiamata intelligenza solo attraverso un punteggio QI. Partire per questo viaggio cromatico significa scoprire i propri talenti e le proprie intelligenze dominanti, ma soprattutto significa comprendere come, per esempio, aumentando l’intelligenza sessuale si possano migliorare le prospettive sul lavoro; come integrando gli specchi dell’intelligenza sociale si possano incrementare i livelli di intelligenza della felicità. Nel libro l’autrice presenta le ventidue intelligenze di cui disponiamo come inquilini di un palazzo – la nostra individualità – i cui piani rappresentano un’intelligenza diversa: il “condominio dei colori”, una teoria elaborata in questi anni per spiegare in modo semplice e diretto come creare il nostro arcobaleno di felicitudine (felicità e beatitudine).