Può capitare, su uno scoglio, di fare strani incontri. Serse e Aurora si incontrano così e tutto sembra un bel sogno che ognuno vorrebbe rincorrere. Ma nella realtà 800 km li separano, una distanza incolmabile, se la morte di Cecilia, che ha visto Serse nascere e qualcosa di lui ha imparato, non lo ponesse davanti a un bivio. Attorno a Serse e Aurora si muovono altri personaggi, ingredienti che arricchiscono questo romanzo: c’è Eloisa, che in tarda età riesce a coronare il sogno di avere un figlio, ma non vive abbastanza da vederlo diventare adulto. C’è Salvatore, che è inciampato nel percorso della sua vita ma è riuscito a rialzarsi, perché ha un cuore semplice. C’è Sandra, di cui non si sa bene che dire; ci sono, oltre al piccolo Giuseppe, Giuseppe padre e Gustavo, che muoiono di disperazione dopo aver perso quanto di caro avevano. È una lettura piacevole per chi crede ancora nella sobrietà della scrittura, ma soprattutto nei sogni. Ah, a proposito, la strada, insieme alle canzoni, è una delle protagoniste di questo romanzo.