"Lo cunto de li cunti" ovvero "Lo trattenemiento de peccerille" è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile, edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli. L'opera, nota anche col titolo di Pentamerone (cinque giornate), è costituita da 50 fiabe, raccontate da 10 novellatrici in 5 giorni. Le 50 fiabe sono collocate in una cornice che segue il modello del Decameron di Boccaccio, anche se il linguaggio e i temi trattati sono diversi; l'autore dedicò Lo cunto de li cunti ai membri dell'Accademia napoletana degli Oziosi. L'opera ha le caratteristiche della novella medievale, che subisce però una trasformazione orientandosi verso toni fiabeschi e attingendo a motivi popolari. Malgrado la materia fiabesca, la raccolta è destinata a un pubblico di adulti poiché tratta temi complessi.Da questo libro il regista Matteo Garrone ha utilizzato tre fiabe (La regina, La pulce, Le due vecchie) per il film a episodi del 2015 dal titolo "Il racconto dei racconti".