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Una notte di fine estate, mentre brillavano in cielo infinitestelle, pazze di gioia perché finalmente la luna nuova avevalasciato lo spazio tutto per loro, si levò un vento dolce cheaccarezzò in un attimo le chiome degli alberi e la superficie deiprati.Il suo soffio fu in realtà una rapida voce che si diffuse in tuttala valle e fece riscuotere gli animaletti più nascosti, dal grillinoallo scoiattolo. Anche il cerbiatto tese le orecchie e così pure ilcapriolo e la lepre e tanti altri ancora. Non v’era dubbio, lavoce sussurrava questo messaggio: “Sta per nascere Cinzia, labambina delle fiabe!”.…mehr

Produktbeschreibung
Una notte di fine estate, mentre brillavano in cielo infinitestelle, pazze di gioia perché finalmente la luna nuova avevalasciato lo spazio tutto per loro, si levò un vento dolce cheaccarezzò in un attimo le chiome degli alberi e la superficie deiprati.Il suo soffio fu in realtà una rapida voce che si diffuse in tuttala valle e fece riscuotere gli animaletti più nascosti, dal grillinoallo scoiattolo. Anche il cerbiatto tese le orecchie e così pure ilcapriolo e la lepre e tanti altri ancora. Non v’era dubbio, lavoce sussurrava questo messaggio: “Sta per nascere Cinzia, labambina delle fiabe!”. Infatti, giunto il mattino, una mammadette alla luce una bellissima bambina, dal viso roseo, congrandi occhi scuri e con la boccuccia a forma di cuoricino.La prima cosa che Cinzia sentì, dopo la lunga fatica compiutaper venire al mondo, fu il caldo e tenero abbraccio dellamamma; che sollievo e che pace tra quelle braccia che lastringevano! Che strano! Le era tutto familiare: quel contatto,quel battito del cuore materno che le aveva fatto compagnia pertanti mesi nella sua dimora prenatale e che ora risentiva,tenendo la testolina poggiata sul petto della mamma.Chiuse gli occhi, portandosi le manine alla bocca per gustarequel momento, ma si sentì improvvisamente afferrare eimmergere nell’acqua, per il primo bagnetto della sua vita. Nonle piacque affatto! Strillò, si agitò, ma fu tutto inutile, perchéqualcuno continuò a rivoltarla, asciugarla e vestirla, finché nonfu deposta in una soffice culla, dove potette finalmenteriposare.Si addormentò e si ritrovò in un grande e splendido giardino, amuovere i primi passi, a piedini nudi, su di un’erba smeraldina.Vide subito l’angioletto bianco seduto sul bordo della fontana,che la chiamava con un cenno della mano.