Sul treno che da Milano, dove vive e lavora, la riporta nel piccolo borgo toscano di Sant’Anna, Giulia ripercorre il sentiero dei ricordi. In paese ha trascorso le estati più spensierate e felici della sua giovinezza in compagnia degli inseparabili amici Leonardo e Andrea, di poco più grandi. Figlia di genitori molto impegnati, è stata la nonna Elena ad allevarla e a lei è molto affezionata. Per questo la telefonata della madre che la sera prima l’ha informata sbrigativamente del suo decesso ha fatto sentire Giulia in colpa verso quella donna straordinaria che non vedeva ormai da molto tempo.
Il testamento di Elena assegna alla nipote un oggetto speciale per entrambe, nelle sue intenzioni la speranza che possa aiutare la giovane ad affrontare le ferite ancora aperte: lo specchio di oKram, che prende il nome dal suo antico costruttore, è un manufatto raro di cui si narra in alcuni testi storici antichi; attraverso un piccolo cerchietto magico parrebbe essere in grado di far rivivere episodi della vita già accaduti e di mostrare esiti alternativi.
L’eredità della nonna mette di fronte Giulia al suo passato irrisolto e la conduce per mano verso nuovi orizzonti, a lei decidere come comporli.
Un romanzo spietato nella sua dolce melodia che si srotola sul filo dei ricordi, dei rimpianti, delle speranze e delle aspettative che sempre risorgono dalla cenere del dolore.
Il testamento di Elena assegna alla nipote un oggetto speciale per entrambe, nelle sue intenzioni la speranza che possa aiutare la giovane ad affrontare le ferite ancora aperte: lo specchio di oKram, che prende il nome dal suo antico costruttore, è un manufatto raro di cui si narra in alcuni testi storici antichi; attraverso un piccolo cerchietto magico parrebbe essere in grado di far rivivere episodi della vita già accaduti e di mostrare esiti alternativi.
L’eredità della nonna mette di fronte Giulia al suo passato irrisolto e la conduce per mano verso nuovi orizzonti, a lei decidere come comporli.
Un romanzo spietato nella sua dolce melodia che si srotola sul filo dei ricordi, dei rimpianti, delle speranze e delle aspettative che sempre risorgono dalla cenere del dolore.