Un’imbarcazione si inoltra in acque spettrali, verso il più ambizioso di tutti i passaggi. A bordo il protagonista scrittore con due suoi compagni di traversata: un esoterista che sembra aver progettato tutta l’avventura con un fine criptico, e un ex politico; tre personaggi, tre mondi, che nel corso del tragitto si confrontano sulla visione delle cose, sul proprio passato di ricordi e rimpianti, il tutto che si intreccia in un filo delicato dove realtà, immaginazione, sogno si confondono progressivamente (o lo erano già dal principio?), e così la narrazione, che procede per sfavillanti accensioni visionarie ispirate dalle suggestioni del flusso di coscienza, come già nel precedente romanzo di Ottavio Plini, La Costruzione a Venire (Mazzanti Libri, 2020).
Accanto a questi personaggi, e alla struttura evanescente e onirica in cui si muovono, prende vita tutto un caleidoscopio di situazioni e immagini, di figure forse solo sognate, donne adorate e invisibili, mostri delle profondità, comandanti superstiziosi, funzionari ambigui, organi di controllo invadenti quanto maldestri, mondi paralleli e oscuri, confraternite che emergono da un remoto passato o dai regni sotterranei di un pianeta lontano.
L’autore, già studioso di filosofia ed esoterismo, racconta di una ricerca che si spinge verso il più ambizioso di tutti i passaggi, quello alla ricerca della Vita, alla ricerca dell’Amata.
Accanto a questi personaggi, e alla struttura evanescente e onirica in cui si muovono, prende vita tutto un caleidoscopio di situazioni e immagini, di figure forse solo sognate, donne adorate e invisibili, mostri delle profondità, comandanti superstiziosi, funzionari ambigui, organi di controllo invadenti quanto maldestri, mondi paralleli e oscuri, confraternite che emergono da un remoto passato o dai regni sotterranei di un pianeta lontano.
L’autore, già studioso di filosofia ed esoterismo, racconta di una ricerca che si spinge verso il più ambizioso di tutti i passaggi, quello alla ricerca della Vita, alla ricerca dell’Amata.