Due pregi fra gli altri consigliano la lettura di questo breve volume di Riccardo, figura di spicco della scuola parigina di San Vittore. È apprezzabile l'originale discorso sulla contemplazione. Lontano da un facile e banale dualismo misticheggiante, oggi assai in voga, Riccardo propone un'azione contemplativa che assume l'intera realtà umana (ratio e affectio) e orienta verso Dio e i valori eterni sia la ragione sia gli affetti umani, le virtù e le passioni, lo spirito e il corpo. L'opera si gusta inoltre per la sua sapienza biblica. Stupisce la mirabile capacità di cogliere le profondità e le innumerevoli suggestioni del testo sacro. Due figure dell'Antico Testamento - il passaggio del mar Rosso e l'arrivo nella terra promessa - diventano allegorie ricche di sfumature per descrivere il peregrinare dell'uomo che, attraverso la cogitatio e la meditatio, conduce alla quiete perfetta della contemplatio.