Onorino è un uomo dei monti, felice di appartenere a quel mondo fatto di silenzi e panoramiche visioni, dove il tempo scorre lento e le stagioni si susseguono nell’ordine stabilito senza variazioni di programma. È pago di quel suo essere montanaro e malgaro, nonostante la spiacevole interferenza della guerra che lo coinvolge distraendolo e facendogli pensare, suo malgrado, ad un eventuale abbandono della montagna per via di quella serenità violata. Tuttavia sarà poi soltanto nella seconda parte della sua esistenza che le sopraggiunte nuove esigenze familiari origineranno quel cambio di rotta che lo porterà a vivere nella grande città e a misurarsi in un caleidoscopico rincorrersi di situazioni, che affronterà accompagnato dalla grande curiosità per ciò che non conosce e dalla sua capacità di meravigliarsi con quel sincero candore che da sempre lo contraddistingue.