Horror - romanzo (221 pagine) - Una fuga disperata da un inferno di metallo, tra musiche assordanti, omicidi efferati e una droga che rende cannibali.
Anno 2030, otto trentenni si svegliano all’interno di una discoteca piena di gente, senza che nessuno di loro abbia la minima idea di come ci è finito. La sala non ha uscite e qualcuno sta uccidendo gente a caso in maniera efferata. In cerca di una via di fuga, i protagonisti cercheranno un modo per lasciare vivi quella specie d’inferno.
Wladimiro Borchi, classe 1973, avvocato penalista autore e di numerosi romanzi e racconti. Ha pubblicato con Bibliotheka Edizioni il romanzo Vivo nel buio, vincitore del Premio Streghe, Vampiri & Co. 2019, che ha ottenuto la menzione d’onore al Premio Argentario 2020. Col romanzo Il Sentiero di Ghiaia è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi 2022 e col racconto La finale di Mexico ’86 al Premio Gran Giallo città di Cattolica, e si è classificato terzo al Premio Termini Book Festival.
Anno 2030, otto trentenni si svegliano all’interno di una discoteca piena di gente, senza che nessuno di loro abbia la minima idea di come ci è finito. La sala non ha uscite e qualcuno sta uccidendo gente a caso in maniera efferata. In cerca di una via di fuga, i protagonisti cercheranno un modo per lasciare vivi quella specie d’inferno.
Wladimiro Borchi, classe 1973, avvocato penalista autore e di numerosi romanzi e racconti. Ha pubblicato con Bibliotheka Edizioni il romanzo Vivo nel buio, vincitore del Premio Streghe, Vampiri & Co. 2019, che ha ottenuto la menzione d’onore al Premio Argentario 2020. Col romanzo Il Sentiero di Ghiaia è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi 2022 e col racconto La finale di Mexico ’86 al Premio Gran Giallo città di Cattolica, e si è classificato terzo al Premio Termini Book Festival.