Si possono prevedere i terremoti? La risposta è “sì”, ma a una condizione: che siano quelli cosiddetti di superficie. “Di superficie” significa che si verificano normalmente sui 10-15 km. di profondità. Non solo, ma si tratta di fenomeni che potrebbero essere persino scongiurati se s'impedisse all'acqua piovana di raggiungere le suddette profondità! Per quelli che invece sono classificati “profondi” l'unica difesa è quella di edificare con criteri antisismici. Tuttavia essi hanno il pregio di essere molto più rari e meno disastrosi (le onde simiche arrivano in superficie abbastanza attenuate per la loro maggiore distanza dall'ipocentro). In questa Quarta ed ultima Parte della tetralogia, è presa in esame la possibilità di prevedere i terremoti (di superficie) per mezzo di uno strumento chiamato “SPES” (acronimo di Scala Previsionale Eventi Sismici) e sono messe in rilievo le caratteristiche geologiche di Castelluccio di Norcia. È riprodotta inoltre una parte della corrispondenza tra due personaggi del XVIII sec. nei quali era ben radicata, nonostante le scarse conoscenze geofisiche dell'epoca, l'idea che la maggior parte dei fenomeni sismici siano dovuti alle abbondanti piogge facenti seguito a lunghi periodi di siccità.