Engels, come rileva egli stesso nella prefazione del 1884, nel comporre questo libro adempì un legato impostogli da Carlo Marx. A chi scrive venne fatto di gettare un'occhiata entro la fucina, ov'esso fu elaborato. Sul principio del 1884 io mi trovai per qualche tempo ospite di Engels, appunto allora intento ad una prima revisione accurata delle carte postume di Marx. Fra i manoscritti, che in quell'occasione Engels andava rileggendomi fino a notte inoltrata, eranvi anche i sunti fatti da Marx dell'Ancient Society di Lewis H. Morgan, corredati di sue glosse marginali non di rado stringatissime. Non è intaccare la fama dell'autore del Capitale il soggiungere che le glosse non contenevano nulla di nuovo e che, quanto ai sunti, se essi offrivano la prova più convincente della coscienza portata da quel Grande nei suoi lavori, non erano tuttavia più che marmo greggio, a cui mancava ancora completamente una mano d'artista che desse loro una forma.