Quando il protagonista incontra Gemma, una ragazza romana, s’invaghisce di lei e, con lei, dell’idea di andare via. Nella capitale, s’imbatte in un’agenzia investigativa e, dopo una surreale selezione, vi ottiene un posto. Inizia così per lui una tragicomica routine quotidiana fatta di metodi ben poco ortodossi e sfuriate di clienti frodati, di mobbing e lavoro nero. Quando l’agenzia viene coinvolta in uno scandalo politico e i suoi titolari spariscono per sottrarsi alle indagini, il protagonista, ritrovatosi in difficoltà, decide di cavarsela con metodi simili a quelli a cui ha assistito, cioè sopraffacendo a sua volta la vittima di turno.Totalmente privo di violenza fisica, Lotta di classe all’agenzia investigativa è intriso di violenza psicologica. Lungo una parabola digradante, una coscienza individuale soccombe ad una società amorale; tuttavia, il protagonista, voce narrante, non abiura mai all’ironia, il mezzo più nobile che gli resta per fronteggiare le avversità.