0,00 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
payback
0 °P sammeln
  • Format: ePub

Il testotratta la riproduzione di una lettera di Andrea Alverà (1799- 1845), scritta il 4 Aprile 1828 e dedicata alla “maniera de scrÍvare el dialèto visentin è per determinare stabilmente la vèra pronunÇia”. Come lascia intuire il titolo, lo scritto è un tentativo di dare una certa regola al dialetto vicentino. E si sa che ogni dialetto è una lingua che nasce parlata, dunque difficile da codificare e da inquadrare: su come vadano scritte, pronunciate o accentate le parole, le opinioni cambiano non solo all’interno della stessa città, ma anche all’interno dei paesi, dove ogni contrada o forse…mehr

Produktbeschreibung
Il testotratta la riproduzione di una lettera di Andrea Alverà (1799- 1845), scritta il 4 Aprile 1828 e dedicata alla “maniera de scrÍvare el dialèto visentin è per determinare stabilmente la vèra pronunÇia”. Come lascia intuire il titolo, lo scritto è un tentativo di dare una certa regola al dialetto vicentino. E si sa che ogni dialetto è una lingua che nasce parlata, dunque difficile da codificare e da inquadrare: su come vadano scritte, pronunciate o accentate le parole, le opinioni cambiano non solo all’interno della stessa città, ma anche all’interno dei paesi, dove ogni contrada o forse ogni famiglia ha le sue abitudini. Ovviamente è impossibile mettere davvero le briglie ad una parlata che per sua natura è spontanea e dunque mutevole, ma avere almeno dei canoni base era un’esigenza sentita per tutte le lingue dialettali, se non altro per facilitarne la comprensione a chi non le conosceva. E questa è l’impresa in cui - per quanto riguarda il vicentino - si è cimentato Andrea Alverà (1799- 1845), che con pazienza e studio scrisse la Létara che ora viene riproposta.