Una silloge che nasce dal timore viscerale di vedere svanire il ricordo delle sensazioni più intime e profonde, suscitate dalle esperienze significative della vita. Ed è proprio da questa paura che trova origine l'esigenza di dare una forma immutabile e durevole alle emozioni più genuine e pure, ma allo stesso tempo sfuggenti. Ed ecco che i versi divengono il rifugio ideale in cui trovare riparo, un insieme di preziosi bagliori, capace di impedire allo scorrere del tempo di inaridire le memorie.
Giovanni Cucurnia, nato a Marina di Carrara, è da sempre amante della natura, dei luoghi e della meteorologia. Ha intrapreso un percorso universitario in ambito geografico, a cui hanno fatto seguito diverse esperienze lavorative come ricercatore universitario, docente di geografia nella scuola, nonché come meteorologo. Tutt'oggi insegna nella scuola secondaria di secondo grado, ed è collaboratore presso un'associazione locale che si occupa di elaborare previsioni meteorologiche per la provincia di Massa-Carrara ed aree limitrofe.
Giovanni Cucurnia, nato a Marina di Carrara, è da sempre amante della natura, dei luoghi e della meteorologia. Ha intrapreso un percorso universitario in ambito geografico, a cui hanno fatto seguito diverse esperienze lavorative come ricercatore universitario, docente di geografia nella scuola, nonché come meteorologo. Tutt'oggi insegna nella scuola secondaria di secondo grado, ed è collaboratore presso un'associazione locale che si occupa di elaborare previsioni meteorologiche per la provincia di Massa-Carrara ed aree limitrofe.