Esiste qualcosa di più eccitante del tango? Certo. Una coppia di giovani maschi innamorati consumati dal desiderio e dalla passione, capaci di ballare proprio come di fare l’amore. E se le coppie invece di una fossero tre? Allora nella milonga queer più stilosa della città può davvero succedere di tutto, perché la vita (e soprattutto l’amore) è quella cosa che accade mentre siamo impegnati a fare progetti.
Qui di seguito un breve estratto.
“Il tango è un ballo meraviglioso che aiuta a tirare fuori le emozioni, trasformandole in una sorta di recita che le svuota di ogni carico di aggressività eccessiva. Così, quando Marc tornò nuovamente in posizione di partenza, lui non si sentì minimamente minacciato; questo nonostante l’insegnante stesse esercitando una notevole pressione mentre lo sovrastava. I loro respiri si mescolarono, arrivando a nutrirsi l’uno dell’altro, affamati di un’aria particolare.
«Non è giusto: questa è una faccenda che riguarda anche te. Gli amori che facciamo nascere ci toccano comunque… È così che deve essere.»
«Potremmo stare a discuterne per ore, ma non ne ho voglia. Diciamo semplicemente che mi dispiace perché non posso ricambiare…»
La ragionevolezza si sarebbe potuta tagliare a fette, nella voce di Xavier, ma lui era quel tipo di uomo capace di laurearsi in ingegneria civile per continuare a tirare su muri immaginari di castelli in aria.
«Lo so, però questo è un problema solo tuo. Vedi la vita com’è curiosa? È questione di punti di vista; io sono un tipo paziente e posso aspettare. E non certo con lo spirito di chi siede in riva al fiume… Io ballo il tango.»”
Qui di seguito un breve estratto.
“Il tango è un ballo meraviglioso che aiuta a tirare fuori le emozioni, trasformandole in una sorta di recita che le svuota di ogni carico di aggressività eccessiva. Così, quando Marc tornò nuovamente in posizione di partenza, lui non si sentì minimamente minacciato; questo nonostante l’insegnante stesse esercitando una notevole pressione mentre lo sovrastava. I loro respiri si mescolarono, arrivando a nutrirsi l’uno dell’altro, affamati di un’aria particolare.
«Non è giusto: questa è una faccenda che riguarda anche te. Gli amori che facciamo nascere ci toccano comunque… È così che deve essere.»
«Potremmo stare a discuterne per ore, ma non ne ho voglia. Diciamo semplicemente che mi dispiace perché non posso ricambiare…»
La ragionevolezza si sarebbe potuta tagliare a fette, nella voce di Xavier, ma lui era quel tipo di uomo capace di laurearsi in ingegneria civile per continuare a tirare su muri immaginari di castelli in aria.
«Lo so, però questo è un problema solo tuo. Vedi la vita com’è curiosa? È questione di punti di vista; io sono un tipo paziente e posso aspettare. E non certo con lo spirito di chi siede in riva al fiume… Io ballo il tango.»”