Ispirato alle figure di briganti più famosi della Maremma, un romanzo storico per comprendere un pezzo di storia d’Italia molto particolare, tra la fine dell’ 800 e gli inizi del 900, quello che possiamo considerare il nostro Far West. Ma anche un romanzo di formazione, una storia di affetti familiari e di amicizia, scritto da un giornalista e scrittore per ragazzi che da anni studia la storia italiana. 1899. Maremma, terra di butteri e di malaria, di anarchici e briganti. Riccio è l’ultimo dei briganti: rispettato e temuto, ha un proprio codice d’onore che segue senza cedimenti dandosi alla macchia. Riccio ha un figlio quindicenne, Vanni, che è cresciuto in fretta e ha imparato ad amarlo attraverso le parole della madre Bella. L’assassinio di un ladro di cavalli del posto fa precipitare gli eventi e Riccio si ritrova con una nuova accusa di omicidio. Soldati e carabinieri gli danno la caccia, costringendo chi gli vuol bene a sfidare le forze dell’ordine. Anche Vanni, già alle prese con la contrastata storia con Nora, dovrà prendere posizione. Riuscirà a comprendere il padre e il suo destino solo vent’anni dopo, quando i sogni e le speranze della sua generazione si saranno già infranti con la Grande guerra. Con una presentazione di Tullio De Mauro.