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Il 27 luglio 1794, che secondo il calendario rivoluzionario francese corrispondeva al 9 Termidoro, la maggioranza della Convenzione Nazionale mise fine al governo di Robespierre che aveva instaurato un regime basato, come lo aveva definto egli stesso, sul "terrore con la virtù". I promotori di quell'azione erano certamente i più violenti e feroci tra i capi rivoluzionari, dediti a praticare in ogni modo quel "terrore" verso gli avversari senza peraltro praticare alcuna virtù. Costoro si allearono ai componenti più moderati della Convenzione decretando così la fine del governo giacobino, che…mehr

Produktbeschreibung
Il 27 luglio 1794, che secondo il calendario rivoluzionario francese corrispondeva al 9 Termidoro, la maggioranza della Convenzione Nazionale mise fine al governo di Robespierre che aveva instaurato un regime basato, come lo aveva definto egli stesso, sul "terrore con la virtù". I promotori di quell'azione erano certamente i più violenti e feroci tra i capi rivoluzionari, dediti a praticare in ogni modo quel "terrore" verso gli avversari senza peraltro praticare alcuna virtù. Costoro si allearono ai componenti più moderati della Convenzione decretando così la fine del governo giacobino, che era diventato in breve tempo un regime totalitario e repressivo. Nel giro di pochi anni coloro che avevano decapitato un re per proclamare la repubblica aprirono le porte alla presa di potere addirittura di un imperatore: Napoleone Bonaparte. La storia della Rivoluzione francese e le sue fasi tumultuose possono ancora oggi insegnare molto, tra aspirazioni di democrazia diretta dei Sanculotti che attraversano molte delle spinte populiste odierne e nostalgie di regimi autoritari che mettono entrambe in discussione la democrazia rappresentativa di stampo liberale oggi da molti considerata in crisi.