Alberto detto Berto, ripercorre la sua vita tra ricordi d’infanzia e flashback della sua giovinezza. Tra arrampicate alpinistiche e voglia di politica che sul finire degli anni sessanta coinvolse una intera generazione. Uomo della vecchia sinistra comunista, chimico per formazione, lavora prima come tecnico in una azienda industriale per poi finire a fare il sindacalista in una Provincia del nord d’Italia a grande vocazione metalmeccanica, dove le fabbriche sono costrette dalla crisi a lasciare il posto alle cattedrali della grande distribuzione. Il tutto si intreccia con amori difficili e appassionati, in rimandi continui a nostalgie del passato e al disincanto del presente.