Nel mondo, le donne del cinema sono considerate delle stelle... perciò era partito dal suo Paese per scoprire se esisteva veramente, in quest’ambiente, l’amore così come gli era stato raccontato tante volte. Arrivato nella “Città degli Orpelli” incominciò la sua ricerca dagli Studios dove credeva d’incontrare quest’affetto attraverso la spontaneità di una donna considerata, da tutti gli addetti ai lavori, la regina della settima arte, che con il suo modo di mitizzare l’amore influenzava la vita di tutti. E mentre alcuni seguivano il credo di questa Regina, altri cercavano di castigare questi uomini facendogli diventare la vita un inferno. Questi castigatori erano dei manager avari, non ben identificati che si specializzarono nel produrre e distribuire film. L'idea era di creare delle immagini che dovevano incantare le persone in "divine armonie" e contendere ai miti il modo velato di trasmettere una cultura. E quando l'amore dei miti fu sostituito dall'amore di questi manager, i protagonisti diventarono le maschere di un carosello di esercizi, di evoluzioni e giochi amorosi che quando incontravano l'amore vero lo castigavano, per poi continuare per la propria strada. Caroselli fantastici e prodigiosi che durarono fino a quando una notte ricomparve questa regina con tutta la sua bellezza e con una luce basata sul mito dell’amore capace di contendere a questa città e ai suoi film il suo modo di incantare la gente. Un mito che aveva convinto anche quel ragazzo di campagna che era venuto da lontano per trovare il suo incastro di luce e di amore. Ma lui deluso decise di ritornare a casa, mentre lei cercava di convincerlo a restare… ci riuscirà?