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Nella Francia rinascimentale del Re Sole si fa strada un ambizioso funzionario del ministero delle finanze. Il suo nome è Nicolas Fouquet. Quest’ultimo riceve dal Re in persona l’incarico di risanare le casse dello Stato. Nonostante l’impegno profuso, la disastrosa politica reale fatta di sperperi e di scarso spirito pratico porta la Francia ad un rapido impoverimento. Pur di non essere accusato, Luigi XIV addossa tutta la responsabilità della depressione economica a Fouquet che viene arrestato da d’Artagnan nel settembre 1661. Dopo un drammatico processo Fouquet viene condannato all’ergastolo…mehr

Produktbeschreibung
Nella Francia rinascimentale del Re Sole si fa strada un ambizioso funzionario del ministero delle finanze. Il suo nome è Nicolas Fouquet. Quest’ultimo riceve dal Re in persona l’incarico di risanare le casse dello Stato. Nonostante l’impegno profuso, la disastrosa politica reale fatta di sperperi e di scarso spirito pratico porta la Francia ad un rapido impoverimento. Pur di non essere accusato, Luigi XIV addossa tutta la responsabilità della depressione economica a Fouquet che viene arrestato da d’Artagnan nel settembre 1661. Dopo un drammatico processo Fouquet viene condannato all’ergastolo e viene condotto nella fortezza di Pinerolo. Qui incontra il direttore del carcere Benigne Dauvergne De Saint Mars che cercherà di aiutare Fouquet con ogni mezzo e che diventerà suo amico. Con una mossa rocambolesca Fouquet viene liberato dalla fortezza di Pinerolo nello stesso giorno in cui avviene ufficialmente la sua morte, il 23 marzo 1680. Le segrete di Francia continuano ad ospitare un altro detenuto eccellente, ritenuto da qualcuno un Maresciallo di Francia: Eustache Dauger, fratello gemello del Re. Qualche membro della famiglia reale escogita un piano per far evadere Dauger dal carcere della Bastiglia, ma l’operazione non si conclude nel modo sperato. “L’uomo che non voleva morire”, il testo teatrale di Alfonso Maria Zerbo si occupa di uno dei problemi storici più dibattuti e controversi della Storia del Rinascimento: la vicenda della “maschera di ferro”. Ciascun autore ha indicato nelle varie epoche, ora in Nicolas Fouquet, ora in Eustache Dauger, ora in Ercole Antonio Mattioli la vera “maschera di ferro”. L’opera svela, per la prima volta, il mistero. Della “maschera di ferro” si sono occupati autori leggendari come Alexandre Dumas con “Il visconte di Bragelonne”, autori meno noti come Andrew Lang, con il libro “La maschera di ferro” e registi cinematografici: Mike Newell nel 1977 (L’uomo dalla maschera di ferro), Randall Wallace nel 1998 (La maschera di ferro). Quest’ultima pellicola vide la partecipazione di Leonardo DiCaprio, Gerard Depardieu, Jeremy Irons e Gabriel Byrne. Il testo cerca con crudezza e realismo di descrivere i fatti della Storia di Francia che videro prima Luigi XIV giovane sovrano e poi maturo principe nell’occhio del ciclone, a causa dell’aggravarsi della crisi economica, ottantacinque anni prima della Rivoluzione francese.