Pubblicata nel 1923, “L’uomo dal fiore in bocca”, è un’opera in un solo atto presentata inizialmente sotto il nome di “La morte addosso”. L’opera, breve ma intensa, ripropone al lettore il luogo comune secondo cui alcuni beni si apprezzano solo nel momento del bisogno e nel momento in cui rischiano irrimediabilmente d’esser persi. È questo in breve il tema di fondo dell’opera: un uomo, dall’identità sconosciuta e irrilevante, scopre inaspettatamente d’esser vittima di un epitelioma, un male che lo condanna a morte. Egli lo descrive con minuzia; il suo nome è più dolce di una caramella, e ben si adatterebbe ad un fiore; si tratta però di un fiore maligno che gli è spuntato su un labbro e che lo costringe a pochi mesi di vita. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.