Giacomo Fabbris è un affascinante manager quarantenne con emorragiche lesioni affettive subite all’epoca adolescenziale, periodo in cui il padre voltò le spalle alla famiglia per una più giovane amante. Una seconda lesione al derma sentimentale gli verrà inferta dalla moglie, si separerà nel giro di poco. A dargli calore e certezze saranno una nuova compagna, il figlio Filippo ed un gatto. La morte del felino, avvelenato dal vicino di casa, porterà Giacomo a commettere un primo omicidio per vendetta. Il gusto del sangue diverrà come droga, mietendo nuove vittime. La trama del libro si intreccia tra presente e passato, facendo rivivere alcuni episodi che hanno marcato le tappe della vita di Giacomo. Narra il momento del cambio di regione, la lite e le percosse con gli ex amici. Ripercorrerà con l’aiuto di una psicoterapeuta anche ferite indirette, quali le violenze subite e scene di combattimenti clandestini adolescenziali. Le pagine del romanzo sono dense di colpi di scena e nuovi accadimenti, così sarà sino all’ultima riga, dove tutto sarà negato, forse.