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Cesare Lombroso, nel suo libro “L’uomo delinquente” (1876), espose la teoria dell’atavismo e cercò di riconoscere segni di atavismo negli ospiti delle carceri del Regno d'Italia. Questa teoria suggeriva che i criminali fossero il risultato di un arresto nel processo evolutivo, individui incapaci di adattarsi alle regole della società moderna e ancorati a istinti primitivi. “L’uomo delinquente” ebbe grande popolarità nell’Europa fin de siècle, ma la sua influenza diminuì nel XX secolo. Lombroso fondò anche il Museo di Antropologia Criminale a Torino e fu radiato dalla Società italiana di…mehr

Produktbeschreibung
Cesare Lombroso, nel suo libro “L’uomo delinquente” (1876), espose la teoria dell’atavismo e cercò di riconoscere segni di atavismo negli ospiti delle carceri del Regno d'Italia. Questa teoria suggeriva che i criminali fossero il risultato di un arresto nel processo evolutivo, individui incapaci di adattarsi alle regole della società moderna e ancorati a istinti primitivi.
“L’uomo delinquente” ebbe grande popolarità nell’Europa fin de siècle, ma la sua influenza diminuì nel XX secolo. Lombroso fondò anche il Museo di Antropologia Criminale a Torino e fu radiato dalla Società italiana di Antropologia ed Etnologia nel 1882.
Oggi la figura di Lombroso suscita interesse per il contesto storico e per la sua capacità di rivestire di abiti scientifici luoghi comuni e fantasiose supposizioni. La sua eredità, sebbene controversa, continua a suscitare interesse e dibattito nel mondo accademico e oltre.