La « Villetta Nadir » non aveva nulla che la distinguesse dalle tante altre villette, modeste e ad un solo piano, disseminate nei dintorni della metropoli. Era tuttavia ben nota da che vi viveva E. I. Sedana: l’astronomo e filosofo insigne. Il cancelletto cigolò lamentosamente e un individuo indistinguibile nel buio della notte ne uscì allontanandosi in fretta. Quello che era accaduto nella villetta non fu possibile chiarirlo così presto come sarebbe stato utile. Il Sedana la mattina seguente fu trovato dalla domestica svenuto nel corridoio, nella posa di chi sia stato arrestato in un inseguimento da una visione terrifica. Ricuperati i sensi era sopravvenuta una febbre altissima; e medici e discepoli, al capezzale del vegliardo che non riconosceva nessuno, tentarono invano di dedurre e di capire.