"Riposava nel cassetto, abbandonato non so per quale destino. I libri a volte nascono e muoiono, o muoiono prima ancora di essere nati. Chiuso nella sua stanza, Antonio Tramonti, sotto il chiarore offuscato di una debole lampada, leggeva: fogli sparsi, appunti, libri ammucchiati, pagine aperte e un grande quaderno. Non c'era spazio, né luce. Soltanto parole". Prendendo l'avvio dalle parole di questo manoscritto, Antonio Tramonti ricostruisce la storia della sua vita e, come ogni mattina, fa la sua passeggiata da casa fino al mare. Così ogni giorno, ma in quella mattina di settembre 1995 la sua passeggiata diventa un'occasione per ripercorrere le tappe principali della vita, attraverso riferimenti culturali, citazioni e il suo amore per i libri. Giunto al finale di partita, sarà la letteratura, in particolare la poesia, a salvarlo.