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Il premier svedese Olof Palme, assassinato da uno sconosciuto nel 1986, era solito dire che il capitalismo è come una pecora, da tosare senza ucciderla. Anche l'Europa, oggi, è simile a una pecora ben pasciuta, che però da troppi anni produce meno lana di quanto dovrebbe, fino a tradire gli ideali di sviluppo equo e solidale dei padri fondatori: una Mala(eu)ropa da riformare e tosare, ma senza ucciderla. E' il filo rosso che lega gli articoli raccolti in questo libro, scritti dall'autore per il quotidiano Italia Oggi. Vi sono le denunce: contro lo strapotere di Angela Merkel, fautrice di…mehr

Produktbeschreibung
Il premier svedese Olof Palme, assassinato da uno sconosciuto nel 1986, era solito dire che il capitalismo è come una pecora, da tosare senza ucciderla. Anche l'Europa, oggi, è simile a una pecora ben pasciuta, che però da troppi anni produce meno lana di quanto dovrebbe, fino a tradire gli ideali di sviluppo equo e solidale dei padri fondatori: una Mala(eu)ropa da riformare e tosare, ma senza ucciderla. E' il filo rosso che lega gli articoli raccolti in questo libro, scritti dall'autore per il quotidiano Italia Oggi. Vi sono le denunce: contro lo strapotere di Angela Merkel, fautrice di un'Europa germanocentrica e di una politica di austerità che ha impoverito il ceto medio europeo; contro la Francia di Emmanuel Macron, socio debole dell'asse franco-tedesco, ma tracotante grazie al franco coloniale, con il quale deruba e impoverisce 14 stati africani, da cui partono i flussi migratori; contro la finanza speculativa, che punta a mettere le mani sull'ultimo asset prezioso dell'Italia: il risparmio. Vi sono poi pagine scaturite da curiosità culturali: su tutte, la scoperta che William Shakespeare non era inglese, ma un dotto umanista italiano, profugo per motivi religiosi.