La società di “quest’epoca folle”, intrisa del proliferare delle guerre e delle diseguaglianze sociali, della piaga di una povertà che affligge la gran parte del globo e di cui la natura stessa sembra farsi beffe con le sue periodiche calamità, cerca di nascondere questa sua parte malata sotto l’inconsistente apparenza del progresso e delle false certezze di quella parte minore e benestante in cui si annidano le sue matrici. È in questo quadro sociale che si eleva il grido di speranza di Angelo Soraci, portavoce di quei giovani che non hanno ancora perso fiducia nella vita e che la trovano in se stessi, nei propri ideali e negli affetti, convinti che essi sono più importanti di tutte le ingiustizie di cui magari anche loro sono, sono stati e potrebbero essere vittima. Esmeralda De Maria