Mandragola - Introduzione di Nino Borsellino Clizia • Andria - A cura di Alessandro Capata Gli intrecci e gli intrighi, l’ingegno del popolo, la furbizia e i piccoli colpi di scena sono gli ingredienti principali del teatro di Machiavelli. Le astute scappatoie dei protagonisti, sempre in nome di un amore sfortunato, vivacizzano le scene e i dialoghi di queste tre commedie. Mandragola, celebre e divertentissima storia di un vecchio testardo e credulone che viene ingannato al punto da prendersi in casa come compare l’amante della moglie; Clizia, palesemente autobiografica sull’amore di Nicomaco per la sua giovane schiava; e infine Andria, dall’omonima commedia latina di Terenzio, che narra i mille impedimenti al coronamento dell’amore tra i due protagonisti, risolti infine dal trionfo della verità sulla menzogna. La commedie di Machiavelli rappresentano un prezioso contributo per il teatro del Cinquecento: la colta volgarizzazione del testo dell’Andria, ad esempio, dona ai dialoghi una rinnovata e inedita forza espressiva, mentre la varietà delle voci e la caratterizzazione dei personaggi fanno della Mandragola e della Clizia due letture ancora oggi godibilissime, raffinate e divertenti. «Voi avete ad intender questo, che non è cosa più certa ad ingravidare una donna che dargli bere una pozione fatta di mandragola.» Niccolò Machiavelli (Firenze 1469-1527) è considerato, con Leonardo da Vinci, il tipico esempio di uomo rinascimentale: innovatore ma studioso del passato da cui sa trarre validi insegnamenti, libero nel pensiero che spazia oltre i confini del suo tempo e abbraccia la storia con una visione non particolaristica. Fu Segretario della Repubblica fiorentina dal 1498 al 1512, fino alla restaurazione della Signoria dei Medici. Dopo l’esonero dagli incarichi di Stato, scrisse le sue opere maggiori, politiche e letterarie. Di Machiavelli la Newton Compton ha pubblicato Mandragola - Clizia - Andria, Il Principe – Dell’arte della guerra e il volume unico Tutte le opere storiche, politiche e letterarie.