Il movimento Futurista italiano, fondato ufficialmente nel 1909 con la pubblicazione del manifesto di Filippo Tommaso Marinetti su "Le Figaro", rappresenta una delle avanguardie più rivoluzionarie e provocatorie del XX secolo. I manifesti degli autori futuristi vennero pubblicati in edizioni economiche e di facile distribuzione, mirate a raggiungere il vasto pubblico e a diffondere rapidamente le idee del movimento. La loro storia editoriale è caratterizzata da un'estetica aggressiva e provocatoria, con un uso sapiente della tipografia e del layout per enfatizzare i messaggi rivoluzionari.
La politica ebbe un ruolo cruciale nel Futurismo. Marinetti e molti altri futuristi aderirono al movimento fascista, vedendo in esso un'ulteriore possibilità di rivoluzione e modernizzazione della società italiana. Questa commistione tra arte e politica ha suscitato molte critiche e polemiche, soprattutto per le implicazioni ideologiche e morali delle scelte futuriste.
La politica ebbe un ruolo cruciale nel Futurismo. Marinetti e molti altri futuristi aderirono al movimento fascista, vedendo in esso un'ulteriore possibilità di rivoluzione e modernizzazione della società italiana. Questa commistione tra arte e politica ha suscitato molte critiche e polemiche, soprattutto per le implicazioni ideologiche e morali delle scelte futuriste.