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Il Manifesto degli intellettuali antifascisti, noto anche come Antimanifesto, fu pubblicato il 1º maggio del 1925 sui quotidiani Il Mondo e Il Popolo, rispettivamente con i titoli: La protesta contro il “ Manifesto degli intellettuali fascisti” e La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile. Il manifesto fu redatto da Benedetto Croce in risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile. Anche la data di pubblicazione, festa dei lavoratori, risponde con indicativo antagonismo alla pubblicazione, nel giorno del Natale di Roma, del manifesto…mehr

Produktbeschreibung
Il Manifesto degli intellettuali antifascisti, noto anche come Antimanifesto, fu pubblicato il 1º maggio del 1925 sui quotidiani Il Mondo e Il Popolo, rispettivamente con i titoli: La protesta contro il “ Manifesto degli intellettuali fascisti” e La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile. Il manifesto fu redatto da Benedetto Croce in risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile. Anche la data di pubblicazione, festa dei lavoratori, risponde con indicativo antagonismo alla pubblicazione, nel giorno del Natale di Roma, del manifesto fascista. Il manifesto sancì la definitiva rottura col fascismo del filosofo napoletano, che all'indomani della Marcia su Roma e della presentazione del primo esecutivo fascista di coalizione aveva votato in Senato la fiducia al governo di Benito Mussolini, successivamente rivotandola il 24 giugno 1924, nella speranza che Mussolini si distaccasse finalmente dall'estremismo fascista.

La proposta di redigere il manifesto venne fatta a Croce da Giovanni Amendola che, il 20 aprile 1925, scrisse:

«Caro Croce, avete letto il manifesto fascista agli intellettuali stranieri?...oggi ho incontrato varie persone le quali pensano che, dopo l'indirizzo fascista, noi abbiamo il diritto di parlare e il dovere di rispondere. Che ne pensate voi? Sareste disposto a firmare un documento di risposta che potesse avere la vostra approvazione? E, in caso, vi sentireste di scriverlo voi?"; rispose Croce il giorno dopo: "Mio caro Amendola...l'idea mi pare opportuna. Abbozzerò oggi stesso una risposta, che a mio parere, dovrebbe essere breve, per non far dell'accademia e non annoiare la gente".»

Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 – Napoli, 20 novembre 1952) è stato un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo.